lunedì 12 gennaio 2009

Narnia no Narnia sì ... Narnia forse

"Narnia, è una favola, non può morire."
E quindi non potrà cessare nemmeno il legame che lega indissolubilmente la città di Narni al mondo di Lewis e dei suoi suggestivi racconti.
A pensarla così, e a scendere di nuovo in campo per la causa "Narnia" e "Le Cronache di Narnia", è l'ingegner Giuseppe Fortunati, primo ad aver lavorato sull'opportunità di "connettere" le due realtà e di sfruttarle positivamente per promuovere il turismo e lo sviluppo locale.
La notizia che la Walt Disney avrebbe rinunciato alla terza pellicola sulla saga di Narnia non poteva così che scatenare la reazione del "patron" narnese.
"L'eventuale non uscita del terzo film della saga - afferma però Giuseppe Fortunati - non implica la fine di una favola tra le più conosciute al mondo.
Sarebbe come dire che se un film su Pinocchio non ha il successo aspettato, cessa di esistere la stessa favola di Pinocchio e tutte le connessioni con il mondo reale, come il paese di Collodi.
Per Narni e Narnia, dunque, sarebbe la stessa cosa."
Fortunati, che tanto ha operato in prima persona per favorire la predetta "connessione" tra il mondo fantastico dei racconti di Lewis e il mondo reale di una città, Narni, che da anni manifesta affanno e declino, ammette che il cambio di mentalità di una comunità - per anni agricola o industriale - "è un'operazione lenta e non semplice e che necessita dello sforzo imprenditoriale di molte persone, che con la loro professionalità e la loro fantasia si impegnino per raggiungere questi obiettivi.
L'opportunità Narnia resta, quindi - secondo Fortunati - anche se il film non sarà fatto.
Il lavoro di questi anni ha portato la nostra piccola città all'attenzione di tutto il mondo.
E se anche la Disney avesse realmente rinunciato alla terza pellicola sulla saga (è già in preproduzione dall'aprile 2007 il terzo capitolo "Il viaggio del veliero", in coproduzione con Walden Media) ciò non vuol dire che il film non si farà - annuncia l'ingegnere -.
Ci risulta che il figlio di Lewis - prosegue - si starebbe interessando in prima persona, a Los Angeles, per trovare un nuovo distributore per il film.
La Walden, del resto, che detiene i diritti cinematografici della serie "Cronache di Narnia", non ha intenzione di interrompere la lavorazione e cerca un nuovo finanziatore.
Secondo il "The Hollywood Reporter", inoltre, il candidato più probabile sarebbe la già contattata "20th Century Fox".
Insomma, tutto da vedere, prima di dire, anche per il caso Narnia, la parola fine

Ant.Lun.
Corriere dell'Umbria Sabato 10 Gennaio 2009

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