martedì 9 marzo 2010

Corsa all'Anello: il gioco dei tre Priori

A poco più di un mese dall'inizio della Corsa all'Anello, il capo priore del terziere Santa Maria, Massimo Posati, si è dimesso. L'annuncio da parte del capo arancioviola era già stato fatto la settimana scorsa, ma la riunione speciale di comitato che ha avuto luogo sabato pomeriggio ha messo il suggello all'abbandono di Posati per motivi personali.
Quelle del capo priore non sono delle vere e proprie dimissioni, dal momento che rimarrà a far parte del direttivo. Quello che cambierà sarà il suo ruolo, ancora tutto da decidere. Insomma, Posati ha abbandonato la poltrona di capo priore ma continuerà a far parte del comitato ricoprendo una carica senza dubbio più leggera. Al suo posto è stato eletto come capo priore Maurizio Venturini che ricopriva la carica di priore accanto a Posati. La poltrona di Venturini è invece passata a Pamela Raspi che nel comitato ricopriva insieme ad Isabella Cola il ruolo di responsabile della sartoria e del corteo storico. La Raspi ha avuto la meglio su Lorenzo Leonardi, altro membro del comitato, racimolando un numero maggiore di voti da parte del direttivo. Dopo tanti anni è la prima volta che un terziere "incorona" un priore donna e questo è senza dubbio un segnale forte. A ricoprire l'ambito ruolo c'era stata negli anni Settanta la celebre Giacomina Negroni che fu la priora del terziere Mezule per svariati anni.
Poi da quel momento, per più di trenta anni solo uomini sono stati a capo dei tre rioni, lasciando alle donne spazio nei comitati ma soltanto nei ruoli di responsabilità legati alla gastronomia ed al settore coreografico.
Ora, invece, Santa Maria dopo mesi di burrasca dovuti alla scottante vicenda doping che ha interessato un cavallo arancioviola trovato positivo al triamcinolone acetonide durante la passata Corsa all'Anello, ha tirato fuori dal cilindro questa novità che senza dubbio farà parlare molto la città. I commenti, ovviamente, già aleggiano per le vie del centro storico.
Che Venturini diventasse capo priore al posto di Posati era dato per scontato, ma che una donna diventasse priora ha sorpreso un po' tutti. C'è chi dice che una quota rosa al comando non possa fare che bene ad un terziere vessato da molteplici problemi e chi, sputando veleno, ha affermato che la Raspi sia solo una "pedina" e che al vero comando ci sia qualcun altro. Non resta che attendere la Corsa all'Anello ormai alle porte per vedere se la priora saprà farsi valere
Chiara Rossi
Corriere dell'Umbria Martedì 9 Marzo 2010

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