domenica 11 aprile 2010

No al fotovoltaico se danneggia l'ambiente

"Gli opportuni chiarimenti e rassicurazioni fatteci dalla società Ge31 non bastano a fermare la nostra protesta che va al di là del fatto che i pannelli fotovoltaici sono "brutti a vedersi". Il danno maggiore di questo impianto resta quello ambientale."
I cittadini della strada di Montini di Narni tornano alla carica. Le rispose della Ge31 sembravano aver spazzato il campo dalle polemiche sull'impatto ambientale degi pannelli solari che stanno per essere installati su un terreno agricolo inserito in una zona quasi incontaminata dal punto di vista paesaggistico. Bellezza che i cittadini non vogliono sia intaccata minimamente. Dall'altro lato la Ge31 dice: se vogliamo l'energia pulita a qualche compromesso dobbiamo pur scendere.
"Molte regioni e comuni italiani hanno posto il divieto di realizzare impianti fotovoltaici a terra in zone agricole che verrebbero desertificate, favorendole invece in siti dedicati quali serre agricole, pensiline per parcheggi, recupero edifici industriali dismessi, nonché nelle abitazioni private - spiegano i cittadini - la verde Umbria e, quello che a noi più interessa il Comune di Narni, tacciono in merito e consentono, a causa di un vuoto normativo, la messa a terra di vaste distese di pannelli sui terreni agricoli non produttivi segnandone la definitiva rovina."
I cittadini presentano una lista di controindicazioni secondo le quali
"il rimedio del fotovoltaico (energia pulita e rinnovabile) diventa peggiore del male (energia da fonti energetiche inquinanti)."
Secondo i cittadini
"i terreni subiranno una significativa impermeabilizzazione a causa delle cementificazione necessaria per la realizzazione di strutture di sostegno dei pannelli (almeno per il 5% della superficie totale impiegata), l'ombreggiamento del terreno pari al 35% della superficie impiegata provoca l'inaridimento del terreno sottostante."
Problemi anche per
"la fauna di piccola e media taglia vengono tagliate fuori dalle alte recinzioni di almeno due metri che circondano l'impianto e riducono le aree di sosta dei vari uccelli migratori, minacciando così la biodiversità. La zona dove verranno installati i pannelli è riserva di caccia, zona ripopolamento e cottura per questo avviseremo il Corpo Forestale dello Stato"
, proseguono i cittadini. E in più arriva l'estate:
"La temperatura estiva raggiunta dai pannelli che arriva facilmente a 60° crea delle correnti d'aria ascensionali con conseguenze evidenti su flora e fauna, dando allo stesso tempo un contributo negativo alla presenza di campi elettromagnetici all'interno del recinto e nelle immediate vicinanze."
Un'analisi reale e volta a ribadire il fatto
"che non ci opponiamo al fotovoltaico ma il Comune di Narni deve regolamentarne l'installazione, e al più presto inviteremo il sindaco Bigaroni (che forse non conosce queste zone) e lo metteremo di fronte allo scempio che sta facendo al suo territorio"
Cesare Antonini
Corriere dell'Umbria Sabato 10 Aprile 2010

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