mercoledì 9 giugno 2010

Corsa all'Anello 2009: ricorso a Napolitano

Un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è stato notificato all'attuale priore del Terziere di Mezule, Gabriele Chieruzzi, che si è visto recapitare questa missiva dove si chiede a Giorgio Napolitano di annullare l'anello dell'edizione 2009. Incredibile ma vero. Tutto si era risolto, dopo mesi di travaglio (nove proprio come una gravidanza).
L'anello era stato consegnato al Terziere Mezule per un caso di positività all'esame anti doping rilevato 12 mesi fa da un laboratorio accreditato parigino su un cavallo del Terziere di Santa Maria.
Lo stesso rione arancioviola aveva pacificamente chiuso la vicenda riportando il titolo nella parte alta della città. Toni ammorbiditi ed edizione 2010 filata via liscia come l'olio. Evidentemente, però, tutta la storia non deve essere andata giù a qualcuno.
Sei storici contradaioli arancioviola (tra cui anche tre cavalieri, i due storici fratelli Brunotti e il cavaliere "salvato" dalla squalifica per doping, Emilio Dominici) hanno deciso di chiamare in causa niente meno che il primo cittadino d'Italia, il presidente Napolitano. Niente di incredibile. Questo atto è un peculiare ricorso amministrativo, alternativo ai ricorsi giurisdizionali, prodotto da chi vuole tutelare un proprio diritto o interesse legittimo, contro atti della pubblica amministrazione che è presentato, appunto, al Presidente della Repubblica Italiana. I tempi per ricorrere sono molto più ampi (120 giorni dal provvedimento) e non è necessario il supporto di un legale. La notizia era nell'aria e, in tempi non sospetti, era stata anticipata proprio dal Corriere. C'era il sentore che, a fronte della decisione di non impugnare il provvedimento da parte del direttivo del terziere "de sotto", potesse scatenarsi qualche contradaiolo. Sotto accusa, nel papier recapitato al terziere Mezule, l'ente giostra e le sue azioni.
In effetti i contradaioli, seppur con una serie di valutazioni che ricalcano quelle dell'avvocato ingaggiato dal terziere Santa Maria per seguire il caso doping, riconoscono la colpevolezza del proprio rione. Quindi, lasciare la squalifica Santa Maria, d'accordo, ma l'obiettivo è non assegnare l'anello al Terziere di Mezule. Insomma, ancora fuoco alle polveri delle polemiche per la Corsa all'anello che sembrava aver ritrovato entusiasmo e tranquillità dopo mesi di polemiche e discussioni.
Tuttavia l'attacco potrebbe risultare spuntato, inefficace, per tutta una serie di vizi di forma e procedurali che ora verranno esaminati da Ente Corsa e da Mezule. Su tutti l'individuazione del rappresentante legale nella figura di Chieruzzi che, come noto, diventerà numero uno mezulano solo dopo il 28 giugno quando Marco De Arcangelis lascerà la sua carica. Le prime valutazioni sembrano far dormire sonni tranquilli ai mezulani. Il terziere affronterà la vicenda ma c'è il rischio per i ricorrenti che l'atto non venga neppure esaminato dagli enti preposti (il Consiglio di Stato a quanto pare) o che alcuni dei vizi giuridici lo annullino tout court
Corriere dell'Umbria Mercoledì 9 Giugno 2010

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