mercoledì 29 settembre 2010

Un milione di buco difficile da sanare

Una scadenza molto importante ma a serio rischio di non essere rispettata quella del riequilibrio di bilancio dell'amministrazione comunale narnese. Un 'buco' da un milione di euro da sanare con due manovre alquanto incerte e che rischiano di lasciare Narni con un pesante disavanzo economico-finanziario. A lanciare l'allarme è Maria Lanari, consigliere del gruppo del Pdl.
"Il pareggio di bilancio è legato alle plusvalenze di 750.000 euro previste dal ricavato della vendita del Castello di San Girolamo con base d'asta di 1.750.000 euro e per buona parte dal presunto ricavo (circa 750.000 euro) delle vendite dei loculi da realizzarsi nel secondo stralcio dei lavori relativi al progetto di ampliamento del Cimitero principale di Narni Scalo - spiega la Lanari - una manovra, quella prevista, in sede di verifica degli equilibri, che mostra tutta la drammaticità e la precarietà su cui si basa il raggiungimento degli stessi e quindi del presunto pareggio di Bilancio a fine anno."
L'amministrazione farà quadrare il bilancio alienando uno dei 'gioielli di casa’ (dopo rimarrebbe la Rocca e qualche altro palazzo?), vendendo una struttura che ancora non esiste e potendo contare solo sui contratti preliminari di vendita visto che 1,000 euro possono essere riscossi ma l'altra metà del costo di un loculo viene erogato dai cittadini all'amministrazione quando lo stesso è realizzato e 'agibile'.
"Due fondamenta instabili visto che entro il 31 dicembre 2010 si dovrà espletare una gara, non ancora formulata, e trovare l'acquirente del San Girolamo - sottolinea Maria Lanari - e sempre entro il 31 dicembre dovranno essere formalizzati i preliminari della 'vendita loculi' previsti nel secondo stralcio dei lavori di ampliamento del Cimitero Principale di cui esiste il solo progetto esecutivo non essendo stata ancora espletata la gara per l'assegnazione della commessa."
Una gara ancora da pubblicare, senza acquirente e mettendo in vendita strutture che non solo non sono ancora realizzate, ma addirittura vanno progettate.
"a poco serve la giustificazione della congiuntura economica in atto e ancor meno quella dei vincoli di un patto di stabilità che ha stretto in una morsa le amministrazioni locali - attacca la Lanari - è del tutto evidente che l'amministrazione Bigaroni ha fallito su tutti i fronti"
Cesare Antonini
Corriere dell'Umbria Mercoledì 29 Settembre 2010

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