venerdì 29 ottobre 2010

Narni e quel cimitero circondato da pannelli solari …

Un sopralluogo dell'assessore Guido Fabrizi e di un dirigente dei lavori pubblici, una lista d'attesa fuori dell'ufficio del sindaco Bigaroni e ben sei raccomandate con ricevuta di ritorno inviate a sei enti e organismi giudiziari tutto per un solo motivo: gli abitanti delle frazioni narnesi di San Vito e Guadamello non vogliono che il cimitero locale venga circondato da centinaia di metri quadrati di pannelli solari. La cittadinanza è favorevole alle energie rinnovabili ma lo è a patto che non venga effettuata una politica selvaggia degli spazi e che, soprattutto, venga tenuto conto dell'impatto ambientale. Come uscire da questa situazione? In pratica le società che installano i pannelli solari fanno il loro e cioè stringono accordi con privati presentano il progetto all'amministrazione comunale e poi, ricevuto il nulla osta, partono con i lavori. Funziona così tanto per dirla in due parole. E allora il problema nasce alla radice. Ribadendo l'assunto che le energie rinnovabili vanno assolutamente incentivate, non è neanche detto che ora i cittadini debbano ritrovarsi pannelli solari dappertutto. O quanto meno che i contribuenti vengano avvertiti del fatto.
"Oltre a non avere nessun ritorno da quelle installazioni oltretutto il territorio viene deturpato, il cimitero delle due frazioni è praticamente circondato e in quella zona ci sono anche resti di una tomba romana e alcuni reperti medievali"
spiega un cittadino. Qualcosa i cittadini proveranno a fare anche se
"i lavori proseguono a spron battuto e dal giorno alla notte compaiono strutture che ormai verranno messe in funzione"

, proseguono i cittadini. Intanto altri abitanti della zona sono andati dal sindaco che ha assicurato di prendere in esame la cosa. Tuttavia la firma arrivò proprio dall'amministrazione comunale che, evidentemente e in tempi non sospetti, aveva avallato l'istallazione. Coinvolte nella protesta anche l'Asl, l'Arpa, la procura della Repubblica, la sovrintendenza e altri enti coinvolti in eventuali decisioni successive. I cittadini aspettano risposte e, almeno, un po' di considerazione

Cesare Antonini
Corriere dell'Umbria Venerdì 29 Ottobre 2010

Nessun commento:

Posta un commento