"Per questo posso dire che inglobare tutto sul territorio è stata una scelta strategica della multinazionale non un semplice taglio o ottimizzazione dei costi"ci tiene a precisare l'amministratore delegato Giuseppe Cioffi. Sono stati aperti nuovi uffici e assunto nuovo personale.
"Sono entrate in azienda dieci nuove professionalità, tutte giovani donne laureate con alto livello di qualificazione - spiega - l'integrazione a Terni degli uffici sta già portando sul territorio un indotto interessante, mi riferisco ad architetti, ingegneri e costruttori interessati alle nostre produzioni."
"Il sito di Narni rappresenta ormai da alcuni anni per Tarkett spa un fiore all'occhiello"aggiunge. E non solo perché nel 2009, anno in cui è deflagrata pesantemente la crisi, lo stabilimento produttivo ha chiuso il bilancio in crescita riuscendo a generare un fatturato di 40milioni di curo, ma anche perché l'azienda sta diventando per il resto del gruppo un vero e proprio laboratorio di soluzioni eco sostenibili al fare impresa. Negli ultimi anni infatti l'azienda ha effettuato pesanti investimenti per mantenere altamente competitivi i prodotti e accrescere il suo impegno per uno sviluppo sostenibile. Se Tarkett è stata la prima azienda ad eliminare l'utilizzo di amianto nei resilienti, oggi è una delle prime a ridurre praticamente a zero il consumo di acqua avendo creato un ciclo chiuso di recupero.L'acqua in pratica viene presa dalle falde per essere inserita nel ciclo produttivo in forma perpetua grazie all'utilizzo di speciali tecnologie. Altro obiettivo ambizioso che Tarkett si pone è quello di arrivare ad un ciclo produttivo che generi rifiuti pari a zero utilizzando prodotti della lavorazione in grado di essere del tutto riciclabili o riutilizzabili in altre fasi:
"saremo un esempio di sistema industriale - conclude l'ad che non produce rifiuti."
Chiara Damiani
Corriere dell'Umbria Mercoledì 6 Aprile 2011
Corriere dell'Umbria Mercoledì 6 Aprile 2011
Nessun commento:
Posta un commento