"Abbiamo stilato una griglia compilativa in cui ognuno di noi potrà, se lo ritiene opportuno per la sua tutela, indicare i suoi dati personali e l'indirizzo della sua abitazione con la specificazione dell'importo mensile che paga e se (almeno pensa) che il suo contratto sia registrato regolarmente", ha precisato Ciro Fucci rappresentante degli studenti anche nella giunta universitaria regionale. Un'azione che ha due obiettivi fondamentali: il primo è evitare prezzi ultra-lievitati che derivano da una massiccia presenza di studenti sul territorio che molto spesso devono riparare all'ultimo momento in locali fatiscenti e, per di più, con un prezzo esorbitante (è già stata emessa un'ordinanza del sindaco di qualche tempo fa ma pare che non abbia sortito grossi effetti sul vivere quotidiano); il secondo è la vigilanza a tutela dello studente, da parte degli organi preposti, in modo che non ci si trovi a pagare più in là nel tempo moratorie comminate dall'Agenzia delle Entrate per la mancata registrazione del contratto. Casistiche nelle quali molti studenti si sono riconosciuti. Non è un caso che in molti nei primi anni di apertura del corso abbiano scelto Narni Scalo o Terni per cercare di risparmiare qualcosa. Il documento verrà poi presentato all'Agenzia delle entrate ed alla amministrazione comunale
"per tutelare lo studente che spesso non è a conoscenza della registrazione del contratto, una prassi che non va data per scontata da parte del proprietario. Per questo miriamo a regolarizzare i contratti presenti e a vigilare di più sulla speculazione che è realtà e non un fatto da trascurare", concludono gli universitari narnesi
Cesare Antonini
Corriere dell'Umbria Giovedì 7 Aprile 2011
Corriere dell'Umbria Giovedì 7 Aprile 2011
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