venerdì 25 gennaio 2013

I “Bravi” Studenti Universitari contro i Cittadini “non accoglienti”

"Gli studenti che frequentano il corso di laurea in Scienze dell'Investigazione a Narni intendono esprimere il proprio stupore e rammarico per l'accoglienza riservata ad alcuni di loro da una sparuta minoranza di residenti di via XX settembre che esprimono la propria intolleranza nei nostri confronti bersagliandoci con secchiate d'acqua."
É l'incipit della missiva recapitata dagli studenti narnesi al sindaco Francesco De Rebotti e all'amministrazione comunale con circa 100 firme allegate in una contro-petizione a quella presentata settimane fa dagli abitanti di via XX settembre per protestare contro schiamazzi notturni nella via in questione. Una raccolta firme riportata con forza all'attenzione mediatica dopo le continue lamentele dei cittadini narnesi per qualche serata in un bar del centro storico. Ma sono gli studenti a parlare chiaramente:
"Può accadere che, essendo diventata via XX settembre un punto di riferimento per gli studenti, per merito della signora Ivana Secondi (gestore del bar, ndr) e del suo accogliente locale, da gruppi di noi studenti che transitano nella via possa scaturire qualche parola o frase a voce un po' più alta del normale. Ma siamo giovani e soprattutto quando socializziamo tra noi e con altri coetanei narnesi ci sia concesso di esprimere gioia, entusiasmo e anche un po' di goliardia tipici della nostra età."
Riflessioni inviate al sindaco per far capire la buona fede di qualche voce sopra la soglia minima consentita. Numerose chiamate alle forze dell'ordine locali che hanno fruttato solo litri di benzina di mezzi pubblici bruciati, ma quello che dà più fastidio agli studenti sono altri gesti che spingono a riflessioni ben più profonde: Ti chiediamo se questi lanciatori d'acqua, speriamo potabile ribattono gli universitari rivolgendosi al primo cittadino - sanno che cosa succede in ben altri contesti di città universitarie come Siena e Perugia. Le assicuriamo che noi riusciamo ad essere più che educati e sensibili alle esigenze altrui. Rispettiamo tutti e chiediamo più rispetto per noi e per il bar che è diventato ormai un punto di riferimento e che rappresenta la Narni accogliente della quale tutti, forse soltanto a parole, si riempiono la bocca".
Corriere dell'Umbria Venerdì 25 Gennaio 2013

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