É scattata così la denuncia per simulazione di reato nei confronti di un rappresentante di cinquant'anni, residente a Narni, nella proprietà del quale è stata rinvenuta tutta la merce che era stata "solo apparentemente" rubata.
Quando i carabinieri della caserma di Narni Scalo si sono presentati nella sua abitazione, con l'intenzione di effettuare una perquisizione, l'uomo, non ha potuto fare altro che aprire il secondo garage, attiguo a quello dal quale sarebbe sparita a dicembre scorso la merce, e far trovare di fronte agli occhi dei militari tutte le scatole di occhiali per le quali era stata sporta denuncia.
Nessun furto, quindi, era stato realmente consumato. Per cause ancora in corso di accertamento, il rappresentante narnese di occhiali, definito dalle forze dell'ordine "un insospettabile", avrebbe quindi soltanto simulato il reato, quando si era presentato alla caserma dei carabinieri di via Tuderte per riferire di aver trovato il suo magazzino completamente svuotato dai ladri.
Ma agli uomini della stazione di Narni Scalo, guidati dal comandante Guglielmo Apuzzo e coordinati dal capitano della compagnia dei carabinieri di Amelia, Michele Cardone, la mera presentazione della denuncia evidentemente non era bastata.
Dotati di una spiccata capacità investigativa, hanno immediatamente intuito che poteva esserci dell'altro. Indagando per il presunto furto, a loro qualcosa deve non essere subito quadrato, tanto da far scattare una perquisizione domiciliare nei confronti del denunciante.
E proprio in un garage di proprietà del cinquantenne i carabinieri hanno rinvenuto tutte la presunta "refurtiva": ovvero, tutta la merce appartenente al campionario, che di fatto non era mai stata rubata.
Il valore dell'intera quantità di occhiali - di prestigiose e costose marche - si aggirerebbe intorno ai 140mila euro.
Resta da capire il perché del gesto compiuto dall'uomo, forse legato ad un fatto assicurativo. Ora, tutti i prodotti sono stati comunque sequestrati dai carabinieri e presto saranno riconsegnati alle ditte (tutte del Nord Italia) per le quali il rappresentante narnese lavorava come intermediario, in qualità di libero professionista
Antonella Lunetti
Corriere dell'Umbria Giovedì 5 Febbraio 2009
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