Già da giovedì pomeriggio si era sparsa la voce in città della partenza dalla scuderia fraportana del cavaliere titolare Andrea Leonardi e di suo padre, il preparatore tecnico Leonardo Leonardi.
A tutto ciò si era aggiunta la 'chiacchierà insistente delle dimissioni del responsabile della scuderia Lorenzo Cioni, da quattro anni al timone del settore tecnico di Fraporta.
Insomma, le voci riportavano tutto quello che il popolo fra portano bramava, chiedendo la 'testà di chi, secondo loro, aveva sbagliato.
Il capo priore rossoblù Umberto Di Loreto ha chiarito la situazione, parlando a cuore aperto della scuderia fraportana, dei problemi ad essa legati e del futuro del settore tecnico rossoblù.
"é ovvio - ha spiegato il capo fra portano - che sia io che Lorenzo Cioni rimetteremo il nostro mandato nelle mani del comitato che deciderà se rinnovare la fiducia oppure no.Insomma, a Fraporta è scoppiata la bomba e adesso c'è tutto da ricostruire sulle ceneri di una corsa all'anello davvero deludente e su una scuderia che in diciotto anni ha portato a casa solo due anelli.
Ciò che è certo che tutti dobbiamo fare un passo indietro, prendendo consapevolezza degli sbagli fatti e aggiustando il tiro dove è possibile.
Per quanto riguarda Andrea Leonardi posso dire che in questo momento non fa più parte del gruppo dei cavalieri rossoblù perché ha deciso di prendersi una pausa di riflessione mettendosi in discussione.
Lo stesso vale per Leonardo Leonardi che ha preso una decisione indipendentemente da quella del figlio, mettendosi anch'egli in discussione.
C'è una presa di coscienza generale sugli sbagli fatti e valuteremo cosa fare per il futuro. Di certo la situazione non è rosea, ma non abbiamo intenzione di chiudere la scuderia."
"Come tutti hanno notato - ha continuato a spiegare Di Loreto - a differenza di Santa Maria e Mezule, Fraporta non ha presentato un gruppo unito.
Manca la fraportanità ed occorre riportarla nell'ambito della scuderia. Se il comitato mi rinnoverà la fiducia ho intenzione di iniziare un percorso costruttivo che riporti cavalieri narnesi in scuderia, così come voglio far tornare a collaborare storici giostranti fraportani che ci aiutino nel settore tecnico e che possano infondere la già citata fraportanità nei meandri della scuderia.
Dobbiamo creare uno staff competitivo che potrà comprendere tutti coloro che fanno parte della scuderia coadiuvati da nuove entrate.
Noi siamo aperti a tutti, basta con le esclusioni".
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