"Paragonata all'Europa, la Cina cresce a ritmi vertiginosi: rispetto allo scorso anno il Pil è aumentato del 10%. E il mercato del lusso nel 2010 ha addirittura superato il 20%. I milionari cinesi guardano ai brand europei più famosi, principalmente francesi e italiani, per consolidare il loro status, per acquisire maggior sicurezza, per essere immediatamente riconoscibili e riconosciuti. L'impulso all'acquisto è spinto dal brand nel 90% dei casi. In questo quadro - continua Boragno - le auto con gli interni in Alcantara sono già 300 mila, per un valore stimato di circa 15 milioni di euro"Una quota che il Gruppo conta di aumentare sensibilmente: entro i prossimi 5 anni la Cina diventerà il principale mercato mondiale delle auto, e il fatturato di Alcantara sarà attorno ai 50 milioni di euro. In Cina i prestigiosi risultati raggiunti e le ottime prospettive sono anche il frutto di un intenso investimento di Alcantara in comunicazione sul marchio, investimento che supererà i 3 milioni e mezzo di euro. 'La nostra strategia - spiega il presidente del gruppo - è quella di promuovere, a lato del costruttore d'auto partner, una fortissima campagna per la conoscenza e il posizionamento al top del nostro brand, come valore aggiunto per l'acquisto. Abbiamo iniziato nel 2010 - continua il presidente - con attività mirate nel mondo dell' auto, della moda e del design, con la partecipazione della stampa e dei principali opinion e decision makers. Quest'anno in Cina abbiamo promosso due road show in cui abbiamo raccolto l'adesione dei principali marchi italiani dell' auto di lusso, come Ferrari, già molto forte sul mercato cinese. Visto il successo ottenuto stiamo raddoppiando gli sforzi, in particolare su Shanghai e Pechino, con 12 eventi in programma
". Grazie anche agli ottimi risultati ottenuti nell'automotive, con un fatturato aumentato del 26% (+50% in Cina) e un consolidato posizionamento al top di fascia alta, il 2010 è stato un ottimo anno per Alcantara, terminato a +21% sul 2009. Secondo il management il 2011 potrebbe chiudersi a quota oltre 90 milioni +15%), con un Ebitda che supererà i 18 milioni, e la riconferma degli attuali 375 dipendenti.
Corriere dell'Umbria Mercoledì 14 Settembre 2011
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