"Un sogno durato trenta anni", questo il sottotitolo al film documentario presentato al pubblico lo scorso 4 Dicembre 2011 a Narni. Di anni infatti ne sono passati molti da quel giorno del 1979 quando sei speleologi, ancora inesperti, atterrarono sull’orto di un vecchietto che gli indicò un pertugio da esplorare, quello stretto passaggio cambiò decisamente la loro vita. I loro nomi sono importanti, ma ancora di più lo sono le vicende che ruotano intorno alla scoperta delle segrete stanze di quello che fu il Convento di Santa Maria Maggiore.
Una stanza in particolare attira da anni l'attenzione di molti: una cella, graffita da un personaggio enigmatico che lascia impresso su quattro mura il suo testamento di innocenza. Il suo nome è Giuseppe Andrea Lombardini imprigionato nelle segrete stanze della Santa Inquisizione di Narni nel 1759. Ci vollero tenacia, pazienza e coraggio per arrivare ad una verità che ancora resta incompiuta ma che sembra in questi anni stia prendendo la sua forma più originale; grazie alle ricerche portate avanti negli anni dai ragazzi di allora e da altri volontari, con la stretta collaborazione degli Archivi Vaticani e del Trinity College di Dublino, è stato possibile ricostruire un capitolo di storia che per anni era stato dimenticato da molti.
A 252 anni dall'incarcerazione di Giuseppe Andrea Lombardini, personaggio criptico, l'Associazione Culturale Subterranea ha voluto raccontare le vicende che si sono susseguite in questi 30 anni in un film documentario finanziato dai proventi delle visite guidate ai Sotterranei di San Domenico ed i contributi della Fondazione Carit, della Banca Popolare di Spoleto e della Camera di Commercio di Terni, le Officine Leoncini e il Castello delle Regine.
Più di 150 persone a titolo gratuito hanno collaborato alla realizzazione del filmato, di recente trasmesso da RAI Storia; le registrazioni si sono svolte tra Narni, Spoleto, Roma, Pisa, Dublino, ossia i luoghi legati alla storia, sotto la magistrale regia di Giorgio Serafini Prosperi.
L'elemento che colpisce lo spettatore è l'animo ed il cuore che permea durante la visione del film documentario: tante persone che hanno aiutato i volontari dell'Associazione Culturale Subterranea in questi anni nella scoperta di documenti e non solo, hanno voluto metterci la faccia per guardare negli occhi lo spettatore e dirgli che inseguire le passioni può portare ad una verità che va oltre quella scritta nei libri di storia.
ASSOCIAZIONE CULTURALE SUBTERRANEA
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