venerdì 30 aprile 2010

L'installazione "Le città invisibili" al teatro comunale di Narni

"Un libro aiuta a viaggiare. Ma quando realizzi che il percorso delle parole è praticamente tuo, ti viene voglia di condurci anche gli altri."
Luciano Minestrella motiva così l'installazione "Le città invisibili" ospitata dal teatro comunale di Narni. E questo titolo?
"Ho letto il libro di Calvino, e mi sono ritrovato a seguirlo in cammino verso queste sue città. Le parole me le rendevano visibili. Ogni pagina una città raggiunta e di ognuna mi porto dentro più di un ricordo, un'emozione. Il giorno dopo ho iniziato il viaggio verso le mie città invisibili."
Sul palco, appena entrati, ci si trova di fronte due immensi cavalieri che si erigono su di un libro. Da loro partono degli elastici che arrivano fino ai palchetti. Ci si volta d'istinto, per seguire quei fili sospesi in aria. É a quel punto che ci si accorge delle "città invisibili" adagiate in alto. Ministrella spiega che è
"l'oggettivazione del viaggio, perché il visitatore si muove nel teatro, e quindi nell'installazione."
L'opera resterà in esposizione fino al nove maggio ed è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 23
Corriere dell'Umbria Venerdì 30 Aprile 2010

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