martedì 20 dicembre 2011

Canile di Schifanoia: niente più fondi dal Comune

Da una parte i cani, dall'altra i cittadini. La situazione che si è venuta a creare ultimamente a Narni ha messo davvero in contrapposizione persone e animali custoditi nel canile privato di Schifanoia. Che sono davvero tanti: quasi 300, ma che soprattutto stanno costando al Comune di Narni centinaia di migliaia di euro all'anno per il loro mantenimento. Uno sforzo notevole, sostenuto per tanti anni ma che ora l'amministrazione, per effetto della grave situazione congiunturale, non ce la fa più a reggere.
"Se ne avessimo la possibilità - dicono dal Comune - continueremmo volentieri a sostenere questi costi, ma oggi la situazione è cambiata: alla nostra porta bussano ogni giorno decine di persone che hanno perso il lavoro e dunque chiedono il nostro sostegno. Parliamo di gente che ha tre, a volte quattro o cinque figli da mantenere e che ha perso il lavoro. Come possiamo spiegare a questa gente che il nostro comune si permette di spendere 300 mila euro all'anno per dare un tetto e da mangiare a trecento cani, quando spesso non abbiamo soldi per aiutare le famiglie bisognose? ."
Dunque, con la convenzione ormai scaduta, si è arrivati al capolinea: o tutti i cani vengono trasferiti in altre strutture o il Comune sarà costretto ad alzare bandiera bianca, rinunciando a tirare fuori i soldi che per anni ha versato nelle casse del proprietario del canile. Questa seconda soluzione non dovrà tuttavia pesare sul futuro degli animali che hanno tutti i diritti ad essere tutelate. É per questo che il Comune aveva pensato di risolvere il problema affidando una parte dei cani ad un canile di Parma, il cui proprietario si era offerto di ospitarne anche 200, ma a questa soluzione, che avrebbe permesso al Comune di risparmiare in modo secco decine di migliaia di euro, si sarebbero opposti l'Enpa e le guardie zoofile che temerebbero per il futuro degli animali.
"Il nostro comune - dice il sindaco Bigaroni - è in prima linea da anni nella lotta al randagismo ed abbiamo sempre avuto grande cura e rispetto per i cani, tanto che abbiamo sostenuto per così tanto tempo il canile privato. Oggi le cose sono cambiate e non abbiamo più i mezzi per gestire allo stesso modo la situazione. É dunque necessario trovare un punto di incontro che tenga conto della tutela degli animali e di quella che è la realtà finanziaria attraversata dal nostro comune."
Anche riguardo al futuro delle attuali dipendenti del canile il sindaco assicura: “Faremo del tutto per non mandare nessuno in mezzo alla strada."
Corriere dell'Umbria Martedì 20 Dicembre 2011

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