lunedì 7 maggio 2012

La corsa all'anello riscopre Narnia - di Giuseppe Fortunati

 LA CORSA ALL'ANELLO RISCOPRE NARNIA

In una città distratta tra osterie ed elezioni, un sentito ringraziamento agli organizzatori degli eventi culturali dell'Ente Corsa all'Anello: la corsa all'anello riscopre Narnia.

Questa edizione 2012 della corsa all’anello è stata caratterizzata da numerose occasioni per fruire di interessanti convegni ed eventi che ci hanno dato modo di scoprire, gustare, condividere e studiare la nostra storia sotto molti aspetti.

Partendo dalla musica abbiamo potuto apprezzare:

- Narnia Musica Antiqua: il concerto "A Narnia per sagrati corti e piazze" e colloqui musicali ci hanno fatto scoprire la ricchezza e la bellezza della musica medioevale. 
Con strumenti non più usuali e suggestive melodie, esperti professionisti del settore ci hanno fatto apprezzare vari repertori della  musica modale monodica insieme alle particolarità dell'improvvisazione vocale e strumentale in stile, grazie a Simone Sorini e Baptiste Romain.

- Il porto romano di Narnia ed il cantiere navale sul fiume Nera: presentazione del libro di C. Armadori, che ci ha parlato dell’importanza del nostro fiume e il valore strategico che il fiume Nera ha avuto per la costruzione di parte della flotta romana che ha permesso di fare grande Roma, lottando contro Annibale nelle guerre puniche.
 
- Narni città della corsa all’anello: conferenza  di Bruno Marone su Paganesimo e la nascita del cristianesimo a Narni prima di san Giovenale. Ricca presentazione del periodo storico che parte dall’antica Roma, per passare gradualmente al periodo medioevale, con l’importanza del corridoio Bizantino che collega Roma a Ravenna, passando per Narnia. Si è ben compreso il ruolo importante dalla nostra città nelle lotte tra longobardi e bizantini, con l’Abazia di Farfa che regola intorno all’anno mille le sorti del nostro territorio, e con le abbazie benedettine di Sant’Angelo in Massa e San Cassiano Narnia diventa punto strategico tra il Ducato di Spoleto e quello di Lucca.
 
- Vesti della chiesa, il tempo del sacro: conferenza sul costume a cura di Sara Piccola Paci.

- Esposizione del patrimonio librario della Biblioteca e dell’archivio Diocesano: grazie a Federico Fratini, che ci ha permesso di apprezzare una esposizione di antichi testi dal quindicesimo  secolo in poi, tra cui antichi testi come gli statuti della città di Narniae  ed i vecchi testi del capitolo della cattedrale, oltre ad incunaboli e cinque centine che parlano non solo della nostra storia ma della cultura italiaca e mondiale. A partire dalla Beata Lucia de Narnia, con testi che ne esaltano le stigmate e la sua beatificazione.

- Narni antichi e vecchi racconti: presentazione del libro di R. Bartolucci, un bellissimo spaccato della nostra Narnia medioevale tutto da rivedere.

- Lo sviluppo urbano di Narni verso la zona del monte dal IV al XV secolo, di G. Faustini, che ci ha guidato dalla Narnia Romana al suo sviluppo urbanistico nel periodo alto e tardo medioevale, facendoci scoprire interessanti aspetti della nostra città, partendo dall’analisi delle vecchie pietre e dalla ricchezza architettonica dei nostri archi che riprendono antichi saperi condivisi lungo il percorso della via Flaminia e dell’acquedotto della formina.

- Medicina Medievale Santi medici e guaritori: conferenza di F. Alajmo e Giuseppe Fortunati, che ha offerto uno spaccato sulle condizioni sanitarie e sulle conoscenze dell’epoca tra superstizione e fede, ove è emersa una peculiarità del nostro territorio legata al culto di sant’Ansano, forse il santo più rappresentato nell’iconografia delle nostre chiese e  ad oggi poco studiato.















- La biografia di San Giovenale negli acta santorum, di Roberto Stopponi, che ci ha fatto approfondire la storia ed i miracoli del nostro patrono Giovenale, che fanno parte delle nostre radici e della nostra cultura.


- I luoghi di culto della Narni medioevale: il Duomo di Narni, conferenza di Roberto Nini e G. Pacciaroni, che ci hanno parlato da un punto di vista archeologico della nostra storia, partendo dalla Narnia Romana e dai ritrovamenti nella zona della nostra piazza principale nella zona del Lacus, ora piazza Garibaldi, per poi descrivere con dovizia di particolari le evoluzioni delle nostre chiese dal periodo romano al periodo medioevale. Con i luoghi di culto più antichi tra San Domenico e San Giovenale passando per Santa Maria Impensole.

Un grazie al Museo di Palazzo Eroli, sede di gran parte degli incontri culturali svolti, ed alle sue gentilissime operatrici;  ed un ringraziamento particolare a Patrizia Nannini ed a Francesca Baldin dell'Ente Corsa all'Anello per il loro impegno ed i loro sempre crescenti sforzi nel far crescere anche culturalmente la nostra bella festa, da parte della città.

Giuseppe Fortunati

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