venerdì 18 settembre 2009

La cabinovia collegherà lo Scalo con il centro

Compirà il tragitto in soli tre minuti: prende piede anche da un punto di vista tecnico, il collegamento Narni - Narni Scalo, il cui progetto è stato presentato dal Comune, per il finanziamento al Ministero dei Trasporti.
E sarà una soluzione tecnologicamente all'avanguardia con cabine mobili ad assetto variabile, come quelle, per chi l'ha già viste, di Innsbruck, in Austria, ad alta velocità, senza rumori indotti in quanto passano su strutture di acciaio e gomma.
Ma si definisce meglio anche il contorno economico che vede una spesa di circa 18 milioni di euro per realizzare l'intera opera, anche se il finanziamento potrebbe essere effettuato "per stralci" quinquennali, che permetterebbero di fare un primo tratto subito ed aspettare poi il resto dei soldi una volta terminato e messo in esercizio.
"Sarebbe un biglietto da visita importante - sostiene Daniele Latini, l'assessore - rimettere insieme due centri abitati che si stanno staccando giorno dopo giorno anche da un punto di vista culturale: un collegamento così veloce li farebbe cresce entrambi."
Dai disegni progettuali si evince che la rotaia che condurrà la cabina partirà accanto alla stazione ferroviaria per poi avanzare lungo i binari del treno: il sottopasso, attualmente in uso, sarà anche quello che le permetterà di attraversare la ferrovia ed avviarsi verso il ponte medievale sul Nera, sui piloni del quale sarà posta la sede di transito della cabina, che potrà contenere sino a venti persone per viaggio.
Ed è proprio la grande capacità della cabina a far lievitare i costi anche se quella di trasportare il maggior numero di persone sia davvero la soluzione vincente.
La novità è che mentre prima si pensava a far arrivare la cabina a Piazza Caiola, ora la destinazione scelta è quella del Parcheggio del Suffragio, per farlo diventare gancio vitale sempre più importante.
Ed allora i binari passeranno davanti al supermercato della Coop per poi innalzarsi verso il suffragio lungo la strada di santo Pietro.
Sono previste quattro stazioni in complessivo e l'alimentazione sarà ad energia elettrica con conduttori sulla barra di scorrimento, insomma con standard di sicurezza come quelli delle metropolitane delle città.
Tutti molto fiduciosi per l'accoglimento da parte del Ministero della proposta in quanto quella di Narni pare essere stata quella più convincente tra quelle in concorso per i finanziamenti perché abbatterebbe in misura maggiore che in altre città, la mobilità automobilistica oggi necessaria per raggiungere i due centri più grandi sui quali si basa l'intero comune.
A quel punto la chiusura del traffico nel centro storico sarebbe inderogabile ed anche il transito lungo la Costa impedito a chi non abbia un garage.
di Marcello Guerrieri
Il Messaggero Mercoledì 9 Settembre 2009

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